Che siano essi paesaggi di mare, di montagna, ampie valli o skyline di città notturne, chiunque dinanzi a tali spettacoli della natura ha la sensazione che il tempo si fermi.
Ebbene può sembrare semplice prendere la fotocamera, puntarla verso l'orizzonte e ottenere immagini indimenticabili, ma, inutile dirlo, non è così.
Alcuni professionisti hanno fatto di questo tipo di fotografia il loro lavoro e nel corso degli anni sono riusciti a perfezionare la loro tecnica, la capacità di interpretare i fenomeni atmosferici al fine di migliorare gli scatti finali e soprattutto di evitare di mettere in pericolo se stessi e la propria attrezzatura.
Ovviamente non bisogna essere per forza fotografi del National Geographic per ottenere immagini che soddisfino i nostri gusti, come sempre alcuni consigli e accorgimenti permetteranno di migliorare di molto i nostri scatti.
Vediamo come sempre quali sono gli "attrezzi del mestiere" che sono indispensabili per ottenere delle buone foto di paesaggi.
- Fotocamera digitale. Come sempre facciamo riferimento a modelli DSLR (reflex) ma qualsiasi fotocamera che ci permetta di gestire i parametri dell'esposizione si presta a tale utilizzo.
- Treppiede. E' importante che esso sia robusto e stabile. Non è consigliabile risparmiare su questi importanti strumenti in quanto un treppiede poco stabile non solo provoca foto mosse in caso di vento forte, ma rischia di far cadere e danneggiare la nostra attrezzatura. Alcuni modelli posseggono un gancio nella parte bassa al quale si può attaccare un sacco pieno di sabbia o sassi per dare maggiore stabilità alla struttura.
- Filtri. Quando si parla di filtri si entra in un argomento molto ampio e tecnico. Esistono due tipi di filtri:
- ND ( neutral density). Sono vetrini scuri che servono a limitare la luce in entrata nell'obiettivo. Essi a loro volta possono essere interi o graduati, questi ultimi, in cui solo la parte alta del vetrino è scura, servono a limitare la luce del cielo al fine di evitare che esso sia sovraesposto rispetto al resto dell'immagine.
- Polarizzatori. Hanno un funzionamento più complesso, in breve essi riducono i riflessi indesiderati provenienti da superfici come acqua o metalli, inoltre rendono i colori più saturi.

- Cavo di scatto remoto. In particolari condizioni, magari con poca luce, avremo bisogno di utilizzare tempi molto lunghi. Al fine di ridurre al minimo le vibrazioni può essere utile collegare alla fotocamera un cavo di scatto remoto. Esso inoltre permette di prolungare l'esposizione utilizzando la funzione BULB ,nella quale l'otturatore resta aperto per tutto il tempo che vogliamo.
- Obiettivo grandangolare. E' consigliabile utilizzare nella fotografia paesaggistica lenti grandangolari cioè obiettivi che hanno un elevato angolo di campo. In poche parole questi obiettivi permettono di catturare in un unico scatto grandi porzioni di paesaggio.
Che dire invece della tecnica? Come si possono ottenere buone immagini utilizzando l'attrezzatura appena elencata?
La cosa più importante da ricordare è che la fotografia paesaggistica è, in buona parte, pianificazione.
La cosa più importante da ricordare è che la fotografia paesaggistica è, in buona parte, pianificazione.
Non serve iniziare a scattare a raffica ogni volta che posiamo lo sguardo su uno scorcio di panorama, al contrario cerchiamo di capire come sfruttare al meglio quella occasione per portare a casa lo scatto migliore.
Come sentiremo dire più volte non è importante la quantità di foto che riusciamo a fare, ma la loro qualità.
Vediamo quindi alcuni pratici consigli per ottenere paesaggi mozzafiato:
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foto di Gianni Luccheo |
- Aspettate il momento migliore.
- Occhio all'orizzonte.
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1) foto di Gianni Luccheo |
Possiamo provare a scattare impostando la fotocamera in "Luce solare diretta" (circa 5560K). Questo perchè spesso il WB Auto può non riuscire ad interpretare al meglio i colori del cielo, soprattutto al tramonto. Scattando in RAW comunque si ha il vantaggio di poter modificare il WB in post-produzione.
- Esposizione.
- Composizione.
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1) foto di Gianni Luccheo |
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2) foto di Gianni Luccheo |
Nella foto 2 invece l'orizzonte è posto sulla linea superiore per dare maggiore attenzione all'acqua che grazie ad una lunga esposizione crea il famoso effetto seta. Inoltre il masso di roccia è posizionato su un punto di incontro.
Questi sono alcuni consigli utili che ci permettono di ottenere buone foto paesaggistiche. Come sempre l'immaginazione e la capacità del fotografo di trovare l'inquadratura perfetta sono ingredienti necessari a tal fine. Molto spesso può essere utile osservare lavori di altri fotografi per capire quale stile è il più adatto alla nostra personalità e capacità, in modo da creare con il tempo uno stile tutto nostro, che si distacchi da quello di chiunque altro, anche perchè sarebbe troppo facile limitarsi a "copiare" o ricreare foto di successo, e ovviamente questo non darebbe nessuna soddisfazione. Quindi il tutto va fatto sempre nel massimo rispetto verso l'autore delle foto che osserviamo. Questo ci consente anche di prendere confidenza e familiarità con le tecniche di composizione ,infatti una volta che l'occhio si abitua a certi standard di composizione, verrà naturale, guardando gli scatti degli altri, capire cosa essi hanno voluto trasmettere nella foto e quali scelte hanno fatto al momento dello scatto. Alla fine la fotografia può essere interpretata anche in questo senso, una forma di comunicazione tra individui che, spesso a distanza di decenni, si ritrovano a fissare la stessa immagine ed a provare le medesime sensazioni...
Grazie.
Gianni Luccheo.
Questi sono alcuni consigli utili che ci permettono di ottenere buone foto paesaggistiche. Come sempre l'immaginazione e la capacità del fotografo di trovare l'inquadratura perfetta sono ingredienti necessari a tal fine. Molto spesso può essere utile osservare lavori di altri fotografi per capire quale stile è il più adatto alla nostra personalità e capacità, in modo da creare con il tempo uno stile tutto nostro, che si distacchi da quello di chiunque altro, anche perchè sarebbe troppo facile limitarsi a "copiare" o ricreare foto di successo, e ovviamente questo non darebbe nessuna soddisfazione. Quindi il tutto va fatto sempre nel massimo rispetto verso l'autore delle foto che osserviamo. Questo ci consente anche di prendere confidenza e familiarità con le tecniche di composizione ,infatti una volta che l'occhio si abitua a certi standard di composizione, verrà naturale, guardando gli scatti degli altri, capire cosa essi hanno voluto trasmettere nella foto e quali scelte hanno fatto al momento dello scatto. Alla fine la fotografia può essere interpretata anche in questo senso, una forma di comunicazione tra individui che, spesso a distanza di decenni, si ritrovano a fissare la stessa immagine ed a provare le medesime sensazioni...
Grazie.
Gianni Luccheo.